Alitalia: non so, quindi parlo!
Italiani, popolo di santi,
poeti e navigatori, ed esperti di trasporto aereo. Dev’essere un
fatto di sangue, la popolazione è divisa 50% di allenatori di calcio,
l’altro 50% di esperti su Alitalia (ovviamente esistono anche gli allenatori di
calcio esperti di Alitalia, il che modifica le proporzioni, dato che
si sovrappongono...) i quali posseggono la conoscenza inscalfibile delle cause della crisi della compagnia che provvedono
senza timore a condividere sotto forma di commenti, lettere e post su feisbuc e tuitter. E naturalmente la colpa è dei
dipendenti che hanno: stilato piani industriali fallimentari, scelto un
posizionamento incerto, gettato denari in cose inutili, come consulenze,
leasing e pubblicità. Incuranti del fatto che persino i quotidiani filogovernativi sottolineano
che no, i costi del personale Alitalia non sono superiori a quelli dei
competitors, la loro risposta è una sola: tutta colpa di quei viziati dei
dipendenti
D’altronde, anche i professionisti dell’informazione fanno
parimenti. Come Libero Quotidiano che ha condiviso un articolo nel quale una sedicente ex hostess Alitalia
anni 70 (diciamo che la maggior parte delle persone attualmente in forza in
compagnia manco era nata), tale Lucia, narra dei fasti degli anni che furono… anni a base di
diarie ricche e di aragoste consumate su spiagge private: "La
diaria di missione era così ricca che non riuscivamo a spenderne neanche un terzo, eravamo già spesati di tutto, mangiavamo a bordo, la diaria ce la mettevamo in tasca”. Siccome poi la loquace signora narra che le soste erano di 4 o 5 giorni viene da chiedersi quanto mangiassero a bordo (e soprattutto cosa? L’insalatina rinsecchita, il carciofino sottolio, oppure il riso bianco plastificato,
l’ambito pasto da accaparrarsi a tutti costi, eventualmente
uccidendo il collega contendente col coltello di plastica?) visto che non sentivano la necessità di procurarsi cibo nei giorni successivi. Perché nel
frattempo, la signora non lo sa, la diaria giornaliera è stata abbassata:
nel passaggio dalla lira all’euro la diaria nazionale che era di crica 115.000
lire è passata a 42 euro. La diaria estera equiparata. E da allora non si è più
mossa. diaria di missione era così ricca che non riuscivamo a spenderne neanche un terzo, eravamo già spesati di tutto, mangiavamo a bordo, la diaria ce la mettevamo in tasca”. Siccome poi la loquace signora narra che le soste erano di 4 o 5 giorni viene da chiedersi quanto mangiassero a bordo (e soprattutto cosa? L’insalatina rinsecchita, il carciofino sottolio, oppure il riso bianco plastificato,
Comunque basta fare una passeggiata (virtuale naturalmente)
per rendersi conto di quanti si sentano in dovere di dire la
loro, che, di solito, equivale a massacrare il dipendente Alitalia…
A
parte i “privileggi” (ho appena scoperto che nella mia vita passata avrei
guadagnato circa 3 volte in più rispetto a quello che credevo di aver preso…) e
al fatto che secondo alcuni benpensanti i piloti Alitalia avrebbero il potere di imporre a compagnia, Enac,aeroporti nostrani o stranieri orari di decollo e atterraggio tali da
permettere loro di sistemare la loro vita privata (e di tornare a cena a casa
secondo gradimento).
Il web
abbonda di commenti beceri intrisi di incredibile livore: le hostess diventano
escort professioniste, oppure brutte, grasse e vecchie (certo la scelta della
divisa da elfo natalizio non aiuta l'immagine...).
Ci sono quelli che odiano il personale di
bordo che parla con accento romanesco secondo il principio che l’accento
lombardo o veneto sarebbe, chissà perché, più elegante. Ah chi scrive è di
Napoli. Scommetto che non va bene neanche l’accento napoletano.
Poi ci sono quelli che li etichettano come maleducati (qualcuno ha visto il video di un certo politico nostrano di rilievo aggredire con tanto di lancio di oggetti il personale aeroportuale di compagnia che invece rispondeva con aplomb molto british?), e di
solito sono quelli che inveiscono contro il personale in divisa a proposito di
qualsiasi orrore della vita (il personale, si sa è in grado di evocare a piacimento nebbia, nevicate e persino eruzioni vulcaniche).
Lo so, tutti furbi, sempre attenti a svelare il
gombloddo dei potenti contro la povera ggente, però quando si tratta di
Alitalia tutti pronti a seguire il ditino (puntato contro i privileggiati) di chi gestisce le informazioni e che racconta che i
dipendenti hanno spolpato la compagnia. Il giochino l’hanno già fatto, e nel 2008 ha
funzionato, ci hanno vinto persino le elezioni, e il personale è stato debitamente
massacrato: infatti italianamente abbiamo rischiato bancarotta per ben due
volte da allora (stavolta ci riusciamo..), anche con l’invasione poco italiana di Etihiad… che forse la sua convenienza, nonostante tutto, l’ha avuta…
Allora sorge spontanea una domanda ai diffusi detrattori. Perché? Perché i dipendenti Alitalia, in
particolare i naviganti, vi stanno così profondamente sugli attributi, da
innescare la vostra dissonanza cognitiva e farvi recepire nella selva delle
notizie su di loro solo quelle nelle quali vi viene detto che il cugino dell’amico dello zio del
nonno del vicino del barista di fiducia della vostra parrucchiera ha le prove che siano dei beceri fancaxxisti ricoperti di moneta sonante? Mi sono data delle
risposte.
Perché viaggiano.
Lo faceva pure Ulisse, nel frattempo Penelope veniva insidiata da altri. Senza parlare
di tutti i casini che ha dovuto affrontare: i Ciclopi, le Sirene... Per i più: viaggiare non è sempre andare in
vacanza, dove e con chi ti piace. Alcuni lo fanno per lavoro, i naviganti,
per esempio, e spesso si tratta di: aeroporti mal collegati, tristi posti beceri, compagni di viaggio non sempre ottimali, notti in bianco, sveglie assurde,
niente aragoste ahimè, 16/18 ore di servizio continuato, col passeggero che in
arrivo a Buenos Aires ti chiede, mentre ti stai decomponendo: “ma adesso
tornate indietro?”. Partenze per più giorni anche per fare Roma-Milano-Napoli-Venezia. Altro che cena a casa, la triste realtà è un pasto in aereo da consumarsi:
o in transito in minuti 5 mentre qualcuno passa l’aspirapolvere nel posto
accanto a quello dove stai assaporando il panino di plastica imbarcato 6 ore
prima e un altro ti chiede con insistenza "imbarchiamo?" anche se manca un ora e mezza al decollo, oppure durante il volo, dopo che hai sfamato e dissetato gli “ospiti” (e
che si è fatta un ora impossibile) i quali non paghi, bisognosi di continue
attenzioni, ti posano sul vassoio il pannolino sporco del loro adorato pargolo
per il quale ti chiedono il latte senza lattosio che hanno dimenticato di
portarsi dietro. E per non parlare delle catastrofi: torri che crollano, terremoti, attentati vari,
uragani, tornadi, eruzioni, guerre...
Perché guadagnano un
sacco di soldi. NON E' COSI'. Sapevatelo.
A proposito, smettetela di paragonare i costi del personale
di Alitalia a quello di RyanAir. Sono aziende strutturalmente diverse. Sarebbe
come paragonare i costi di un ristorante stellato con quelli di Mc Donald.
Inoltre Ryanair è oggetto di varie denunce in tutta Europa perché non assume il personale
direttamente ma attraverso una agenzia interinale sita in Irlanda, aggira
in più di un modo le normative del lavoro degli altri paesi e
non paga l’INPS in Italia. Oppure fa pagare i contributi direttamente ai
dipendenti. Alitalia,
invece, paga. Il trattamento Irlandese è quello a cui aspirate? Per voi e per i vostri figli? Qui non vedete disaparità e privilegi? Contenti voi…
Ah, il personale di terra non si arricchisce certo. E nei
settori operativi lavora, come i naviganti, nei festivi semifestivi, notte,
giorno…in qualsiasi condizione.
Perché hanno i
biglietti gratis. In verità si pagano. Poco, dal punto di vista della
tariffa, ma con tante tasse. Sono biglietti stand by, e possono essere
utilizzati solo se c’è posto. Niente prenotazioni. Sono benefits che hanno
tutti i dipendenti di tutte le compagnie, anche quelli di Lufthansa. Che non va
in deficit per questo. Giuro! Quindi adesso per cortesia, democraticamente, massacrate un pochino anche il personale di Iberia, Air France, Klm, Lot o British.
Perché sono
abbronzati. A volte bruciati. Perché in certi posti non puoi fare altro che
spalmarti su una sdraio nel perimetro dell’albergo che è l’unico posto sicuro
nel raggio di centinaia di km e ovviamente, stremato dalle 10 e passa ore di
volo e dal fuso, ti addormenti. Con il rischio di melanoma da elioterapia che
si associa a quello legato alla esposizione alle radiazioni ionizzanti (i
naviganti fanno una visita per le radiazioni ionizzanti che qualche buontempone
aziendale ha definito “cosmica”. Giuro. Ogni anno. Per legge). Ah, di solito nei recinti protetti degli alberghi siti talvolta nel nulla il sole è equamente suddiviso con quelli gia nominati, ossia, quelli di British Iberia ecc. Certo forse preferireste che rimanessero tutti chiusi in cella (una stanza d'albergo è troppo) a fustigarsi, magari indossando il cilicio... il che ci porta al prossimo punto.
Perché trombano. Senza giri di parole. Non sono una signora (in effetti sono una ex-hostess). Vi rode eh? La vita promiscua, le soste negli alberghi,
tutti più o meno bellocci… Eh già. Nel vostro immaginario non si fa altro: nelle soste di poche ore
nelle quali bisogna scegliere se mangiare dormire o dedicarsi ad altri passatempi il navigante Alitalia si sollazza cercando nient'altro che avventure e trovando sempre pane per i propri denti.
E poi com’era? Chi c’è c’è… infatti, come scrivono gli amabili commentatori
sui social, le hostess (solo loro neh) sono tutte signorine dai facili costumi
che svolgono attività di sfruttamento dei loro beni personali, ovviamente a pagamento…
Ora, non mi batterò per dire che i dipendenti Alitalia sono
tutti santi. Lo sono esattamente come gli altri. Conosco molte persone che,
come dire, sfarfallano in modo professionale ed invidiabile, e che col
trasporto aereo hanno davvero poco a che fare.Vi risparmio le categorie di appartenenza.
Perché i loro privileggi li paghiamo
noiiiiiiiiiii!1!1!!1 che preferiamo invece pagare "i privileggi" di ryanair.
E non quelli dei lavoratori di Ryanair, quelli dei suoi padroni. E quelli di
molti altri. Cosa che tuttavia non ci disturba tanto quanto essere convinti che il nostro vicino di casa, quello belloccio del piano di sopra, goda intensamente nel partire anche oggi per New York… (mentre al vicino
belloccio ogni
tanto farebbe piacere un distacco presso il catasto con orario di lavoro 9-17
lontano dalla pazza folla riuscendo a dimenticare per un momento persino la compilazione delle carte di sbarco per i
passeggeri con visto che non parlano l’italiano, l’inglese, il francese, lo
spagnolo, neanche il tedesco…).
Su, diamoci una risposta serena. Propendiamo
per il fantastico racconto tramandato di generazione in generazione sui fannulloni ricoperti d’oro, perché essenzialmente
siamo invidiosi…talmente invidiosi da disconnettere i neuroni e dimenticare il buon senso. E ci sfoghiamo con invettive verso gli ignobili privilegiati, felici di trovare argomenti "pesanti" tappandoci le orecchie di fronte alle smentite. Tutto ciò comunque non ci fa bene.
E ora, che inizino pure le invettive...
I miei più sentiti complimenti per questo sfogo, al quale ci uniamo tutti noi dipendenti, naviganti, personale di terra e pensionati, ad onta di quella massa di criticoni fasulli del momento, ma soprattutto per quell'orda di furfanti politici e manager lacchè, gli unici responsabili della rovina aziendale, rei d'aver a piene mani ridotto in cenere i ns ideali lavorativi, di aver distrutto il il futuro e le speranze dei nostri figli!
RispondiEliminaBravissima Francesca Strino!!!
RispondiEliminaUn'abbraccio
sms per Fabio Frati:
Eliminaun abbraccio .....
E' senza apostrofo !!!
Che bello, ben scritto, professionale, convincente!
RispondiEliminastai ancora volando Tomaso ?
Eliminanon ti ho più visto ....
Che bello, ben scritto, professionale, convincente!
RispondiEliminaBrava Francesca, un articolo chiaro ed efficace che dovrebbe essere pubblicato sulla stampa nazionale, almeno per par condicio! È comunque una lotta giornaliera contro la fantasia delle persone che purtroppo non soddisfatte della propria vita cercano di denigrare quella degli altri. Approfitto per dirti che seguo sempre molto volentieri i tuoi articoli e ti faccio i complimenti per la tua determinazione e il tuo impegno!
RispondiEliminaPerfetto! Soprattutto l immagine del catasto, quante volte in fondo al A321 , fra uno sballottamento e la strizza per il vento impetuoso che sbatte va la sua coda, ho desiderato un ufficio al catasto, ma nell' archivio da sola in una bella stanzetta 3x3....
RispondiEliminaBrava Francesca. Ho letto con molto interesse il suo articolo. Lasci perdere i commenti. La madre degli stolti é sempre gravida.
RispondiEliminaFrancesca...fai tu il presidente?
RispondiEliminaDi? Mi preoccupo?
EliminaBello pero' ... cara Francesca ... come vedo dai commenti ... ce lo raccontiamo tra noi !!!
EliminaFrancesca è meglio che continua a ridere come nella sua foto .....
EliminaAnziché preoccuparsi ! E di cosa poi dovrebbe preoccuparsi ?
Ai "rosiconi" è inutile spiegare come stanno veramente le cose nessuno gli cambierà l'idea che si sono creati nella loro testolina...
RispondiEliminaMolto meglio dirgli che si tromba come ricci nelle Spa degli hotel a cinque stelle e che per meno di 15 mila euro al mese non ci mettiamo neanche la divisa!!
Devono soffocare per l'invidia nella loro meschineria! ;-)))
Ormai lo sanno tutti che non guadagniamo poi più così tanto, che gli HTL dove alloggiamo sono anche loro low cost, che stiamo nel tubo di ferro oltre 10 ore al giorno, che facciamo un lavoro di fatica, ecc. ecc.
EliminaPertanto, di quale invidia deve soffocare l'opinione pubblica ?
Anzi .... è tutto il contrario !!!
Brava Francesca! Ti seguo sempre e riesci ad esprimere quello che tutti noi abbiamo dentro!!Siamo stanchi di essere massacrati!!! Quando racconto alle persone la verità del nostro lavoro, mi guardano ad occhi sgranati! E quando dico di essere in pensione per malattia con 443 euro al mese dopo 21 anni di volo restano allibiti...è sempre facile parlare senza sapere niente dell'argomento!
RispondiEliminaAh se sapessi scrivere come te...
RispondiEliminaBravissima
RispondiEliminaBrava Franci
RispondiEliminaRicominciamo con le strumentalizzazioni politiche a riguardo il salvataggio di SAI. Prima delle primarie del PD, Renzi ha subito dichiarato di avere una soluzione per Alitalia.
RispondiEliminaSuperate le votazioni con il 70%; Renzi non ha più la sua soluzione ma si affida ai commissari.
Nelle interviste TV a Delirio, lo stesso un giorno afferma no spezzatino, poi il giorno dopo ... si vedrà! Intanto, si stanno facendo i conti, e si stanno rendendo conto (cosa già saputa) che un eventuale acquisizione di SAI ai cinesi non potrebbe superare il 49% e pertanto, quota insufficiente a colmare gli attuali debiti.....
Ma ci rendiamo conto in che mani siamo ???
Fulmine a ciel sereno .....
RispondiEliminaAvvio della GIGS .....
E che se lo sarebbe mai aspettato ?